Il DPCM 6/04/2022 (come modificato dal DPCM 4/08/2022) ha previsto il riconoscimento per l’anno 2022, successivamente esteso alle annualità 2023 e 2024 dal DL n. 198/2022 (cd. “Milleproroghe 2022”):
➔ di un contributo pari all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera
➔ per l’acquisto di infrastrutture di potenza standard per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica da parte di utenti domestici.
LIMITE DI SPESA: il limite massimo di spesa (su cui calcolare l’80% del contributo) è pari a:
▪️ €. 1.500: in caso di posa in opera su “parti private” di edifici
▪️ €. 8.000: per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali (artt. 1117 e 1117-bis, C.C.);
in tal caso destinatario del contributo è il condominio (non il singolo condomino).
IL DECRETO ATTUATIVO |
Il D.M. 14/03/2023 del Mimit ha individuato gli aspetti procedurali per la concessione ed erogazione di contributi per l’acquisto e l’installazione delle infrastrutture effettuati da utenti “domestici” (cioè soggetti che non operano nell’ambito dell’attività di impresa o di lavoro autonomo).
CONTRIBUTO E SPESE AMMISSIBILI |
Il Mimit può concedere:
▪️ nel limite delle risorse disponibili, pari ad € 40 milioni per ciascuna delle annualità 2022 e 2023
▪️ un contributo per le spese ammissibili individuato nella misura e limiti sopra evidenziati.
SPESE AMMESSE: sono ammissibili al contributo le spese effettuate con pagamento tracciabile:
▪️ sostenute:
– per l’annualità 2022: a partire dal 4/10/2022 al 31/12/2022
– per l’annualità 2023: a partire dal 1/01/2023 al 31/12/2023
▪️ che possono comprendere:
– acquisto e messa in opera dell’infrastrutture di ricarica, ivi comprese, se necessarie, le opere edili strettamente necessarie e gli impianti/dispositivi per il monitoraggio
– spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi
– costi per la connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo POD.
SPESE NON AMMISSIBILI AL CONTRIBUTO: sono quelle:
– per imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere (va, tuttavia, considerata l’Iva sulle fatture dei fornitori)
– per consulenze doverse dalla progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi
– relative a terreni e immobili
– relative all’acquisto di servizi diversi da quelli ammissibili anche se funzionali all’installazione;
– per costi relativi ad autorizzazioni edilizie, alla costruzione e all’esercizio.
CONCESSIONE ED EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI:
Il decreto di concessione sarà emanato dal Mimit entro il 31/01/2024 (cioè 90 gg dalla chiusura “dello sportello”). Il contributo sarà erogato in soluzione unica, nell’ordine di ricezione delle domande.
CLICK DAY: in presenza di risorse insufficienti è disposto che le domande presentate saranno ammesse ad istruttoria secondo l’ordine cronologico di presentazione; dunque:
✓ non saranno più ammesse le istanze che giungono una volta raggiunto il limite dello stanziamento
✓ pari a €. 40 milioni per ciascun periodo, 2022 e 2023.
INFRASTRUTTURE DI RICARICA |
Le infrastrutture di ricarica devono essere:
▪️ nuove di fabbrica e di “potenza standard” (colonnina con potenza inferiore a 22 kW)
▪️ realizzate a regola d’arte e dotate di dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/2008
▪️ destinazione: le infrastrutture devono essere destinate ad esclusivo uso privato (della persona fisica o dei condomini) e non accessibili al pubblico.
TERMINI PER LE DOMANDE |
Il D.M. 2/10/2023 ha definito:
▪️ i termini di apertura e chiusura dello sportello online per presentare le domande di contributo
– per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica
– effettuati da utenti domestici dal 4/10/2022 al 31/12/2022;
▪️ gli schemi di presentazione delle domande di concessione ed erogazione del contributo.
PRESENTAZIONE DELLA DOMANDE |
Le domande di concessione del contributo vanno presentate:
dalle ore 12:00 del 19/10/2023 e fino alle ore 12:00 del 2/11/2023
▪️ vanno compilate in forma elettronica utilizzando la piattaforma informatica online all’indirizzo che verrà comunicato sul sito del Mimit con apposito avviso
▪️ vanno inserite le informazioni richieste dalla piattaforma informatica, allegando il modulo di domanda e i documenti richiesti (tra i quali il modulo di relazione finale)
▪️ richiedono il possesso di un indirizzo di PEC
Una volta compilata la domanda, la piattaforma rilascia un “codice di predisposizione domanda” necessario per l’invio telematico.
La piattaforma informatica rilascia attestazione di avvenuta presentazione della domanda.
CONTROLLI |
Il D.M. 2/10/2023 ha definito, per le annualità 2022-2023, le modalità e le procedure per effettuare i controlli documentali.
ATTIVITÀ DI CONTROLLO E RELATIVI ASPETTI:
✓ attività di controllo: ha ad oggetto l’accertamento della veridicità dei fatti e delle qualità auto dichiarate, nella domanda di concessione ed erogazione del contributo presentata, dai soggetti beneficiari, i documenti di spesa e la tracciabilità dei pagamenti rendicontati, nonché il rispetto dei requisiti previsti per le infrastrutture di ricarica;
✓ controlli: sono effettuati a campione, nel limite massimo del 10% delle erogazioni effettuate;
✓ Invitalia: trasmette, per ogni domanda soggetta a verifica, la comunicazione di avvio del procedimento mediante PEC all’indirizzo indicato in sede di presentazione della domanda di accesso al contributo;
✓ con la suddetta comunicazione, nel caso i dati e i documenti trasmessi in sede di presentazione della domanda di concessione ed erogazione del contributo risultino carenti o incoerenti, vengono richiesti altresì chiarimenti e/o integrazioni documentali; in tali casi il beneficiario trasmette entro 10 gg dalla ricezione della comunicazione, pena la revoca del contributo, i documenti richiesti via PEC all’indirizzo CRE3@postacert.invitalia.it;
✓ per ogni domanda soggetta a verifica, e nel caso di richiesta di chiarimenti e/o documenti, Invitalia, ricevuti i documenti integrativi o i chiarimenti, procede alla verifica documentale per accertare la sussistenza e la permanenza dei presupposti e dei requisiti per il riconoscimento del contributo;
✓ entro 90 gg dalla trasmissione della suddetta comunicazione, viene comunicato tramite PEC al beneficiario soggetto a verifica l’esito positivo del controllo; le integrazioni istruttorie interrompono il termine che ricomincia a decorrere dalla ricezione dei documenti richiesti;
✓ accertamento documentale con esito negativo: si produce nei seguenti casi:
– carenza dei documenti forniti, anche a seguito di integrazione;
– dichiarazioni mendaci o esibizione di atti falsi o con dati non veritieri;
– non risultino soddisfatti i requisiti e le condizioni previste dal decreto in esame, dal D.M. 14/03/2023 e dal DPCM 6/04/2022 e s.m.i.;
– indisponibilità a fornire i documenti richiesti.