Aree di crisi industriale: al via le richieste per contributi e finanziamenti

Dalle ore 12 di oggi, 14/07/2022, è possibile presentare le domande per l’accesso agli incentivi della legge n. 181/89 per programmi d’investimento localizzati nelle aree di crisi industriale di Livorno, di Venezia, di Massa Carrara, della regione Friuli-Venezia Giulia,
dei comuni rientranti nell’area coinvolta dalla crisi del Gruppo Antonio Merloni, limitatamente ai comuni della regione Marche. I termini e le modalità di presentazione della domanda sono stati definiti dal Decreto direttoriale 27 giugno 2022.
La disciplina attuativa degli incentivi è definita dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 24 marzo 2022 e dalla circolare ministeriale n. 237343 del 16 giugno 2022.


Le proposte imprenditoriali possono essere presentate da imprese di qualsiasi dimensione, italiane ed estere, costituite in forma di società di capitali, incluse le società cooperative e le società consortili, in possesso, tra l’altro, dei seguenti requisiti:
-Essere regolarmente costituite in forma societaria e iscritte nel Registro delle imprese; -Essere in regime di contabilità ordinaria;
-Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti civili, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
-Essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola con gli obblighi contributivi.


Sono altresì ammesse le reti di imprese mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete.
I programmi imprenditoriali presentati possono avere ad oggetto programmi di investimento produttivo e/o i programmi di investimento per la tutela ambientale.
A completamento dei programmi di investimento possono essere proposti:
-Per un ammontare non superiore al 40% del totale degli investimenti ammissibili dei suddetti programmi: progetti per l’innovazione di processo e l’innovazione dell’organizzazione;
-Per un ammontare non superiore al 20% degli investimenti ammissibili: progetti per la formazione del personale;
-Limitatamente ai programmi di investimento produttivi e ai programmi di investimento per la tutela ambientale con spese di investimento di importo superiore a 5 milioni di euro: progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.


Gli investimenti devono prevedere spese spese ammissibili complessive non inferiori a 1 milione di euro. Nel caso di programma d’investimento presentato nella forma del contratto di rete, i singoli programmi d’investimento delle imprese partecipanti alla rete devono prevedere spese ammissibili complessive non inferiori a 400.000 euro.
Le iniziative imprenditoriali devono prevedere un incremento occupazionale da realizzarsi entro 12 mesi dalla ultimazione degli investimenti.
Le agevolazioni finanziarie possono coprire fino al 75% dell’investimento ammissibile e sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa, e del finanziamento agevolato.
Le agevolazioni concedibili possono essere riconosciute anche nel rispetto di quanto previsto dalla Sezione 3.13 del “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”.
L’applicazione di tale Sezione è consentita con riferimento ai soli programmi di investimento che rivestono carattere di ecosostenibilità.

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